For the online exhibition The Byzantine Generals Problem, which is still available online at Distant.Gallery, Aksioma produced an exhibition booklet which still sums up very well what I believe art on the blockchain is and shoud be. Check it out at the link below!
Domenico Quaranta, The Byzantine Generals Problem, exhibition booklet, Aksioma – Institute for Contemporary Art, Ljubljana 2022
The Non-Standard Head is a curatorial project for A Slice of the Pie, a work by artists Silvio Lorusso and Sebastian Schmieg open to remote collaboration. Conceived by Domenico Quaranta in collaboration with the Net Art class at the Brera Academy of Fine Arts, Milan, The Non-Standard Head sees participants working collaboratively and performatively to design a non-binary, multi-gender, multi-racial, multi-species, post-human, post-anthropocentric human subject. The action will unfold over the course of the day on Dec. 22, 2022 (2-7 p.m.), and can be followed online at a-slice-of-the-pie.live.
More info after the break. Italiano giù giù (°Д°) ლ(° ◡ુ° )ლ︵‿
On October 22, 2022 I took part in a round table hosted by the Uzbekistan National Pavilion at La Biennale di Venezia, organized and moderated by Silvia Dal Dosso and Giacomo Scandolara, with Andrea Baronchelli, María Paula Fernández and Ryder Ripps. The complete recording is available online, kindly provided by the Art and Culture Development Foundation under the Ministry of Culture of the Republic of Uzbekistan and the Giga Design Studio. Additionally, an edited transcript of the conversation has been recently made available by Silvia Dal Dosso on Nero Magazine. Check it out!
Riesco a malapena a guardare il trailer, ma ho fatto questa cosa e ho pure un codice sconto per chi mi segue, quindi la condivido con piacere. edulia Masterclass è la piattaforma di e-learning allestita da Treccani e dedicata a chi vuole imparare sempre qualcosa di nuovo. Io ho preso parte al progetto realizzando il minicorso “Arte, Blockchain e NFT” che potete trovare qui. Gli abbonamenti sono molto accessibili, e usando questo codice potrete avere uno sconto del 30% al momento dell’acquisto: quaranta30 😅
“Quaranta’s account, which addresses the rise of NFTs and the connections between artists’ recent use of blockchains and historical interventions into art markets, sets a high bar for others that will follow.
So far Surfing with Satoshi is the only book of its kind: an attempt by a single author to weave a motley array of histories—of art movements, markets, technologies, and critiques—into a coherent narrative.”
“His book’s greatest strength is the persuasiveness of his links between blockchain-based art and twentieth-century conceptualism. The historical orientation of Surfing with Satoshi is what makes it durable, despite being written in response to—and during—a specific moment.”
Of course, I publicly apologize with artist and theorist Rhea Myers if I inadvertedly misgendered her. Her work, ethos and life embody so much of what this book is taking stance for. A new run of print will come out soon, and these and other mistakes that readers helped me to detect will be amended.
The Book of X. 10 Years of Computation, Communication, Aesthetics & X, an anthology of texts and images celebrating the 10th anniversary of the international conference xCoAx, is now available for free download and in printed form (free – you pay only the postage. Among many relevant contributions by authors and artists I admire (Philip Galanter, Andreas Broeckmann, Frieder Nake, Amy Alexander, Alessandro Ludovico, Olia Lialina just to name a few), the book includes a short essay in which I try to address how can art exist on a distributed ledger without simply using it as a system for blowing up prices and documenting ownership and provenance. Included are examples of projects focused on artists and art workers rights, on-chain generative works, and artists turning DAOs into an art form. The effort is to “show how art and blockchain should “X”: at the crossroads between these two fields, art shouldn’t just peruse the blockchain as a given, an immutable, existing substrate, but actively, creatively implement, criticize or correct its infrastructure, nurture and manipulate this substrate to make it evolve in ways not yet envisioned.” Have a nice reading!
Domenico Quaranta, “How Can Art Exist on a Distributed Ledger?”, pp. 207 – 219. Published in Miguel Carvalhais, André Rangel, Luísa Ribas, Mario Verdicchio (Eds.), The Book of X. 10 Years of Computation, Communication, Aesthetics & X, i2ADS: Research Institute in Art, Design and Society, Porto 2022. ISBN: 978-989-9049-25-3 (Paperback), DOI: https://doi.org/10.24840/978-989-9049-26-0.
I’m happy and proud to announce that my book Surfing with Satoshi. Art, Blockchain and NFTs is now available in English! Scheduled for release on May 25, the book can be pre-ordered on Aksioma’s online store with free shipping, alone or in a special combo with Hyperemployment. Post-work, Online Labour and Automation (2019), funnily named “Combo 40”.
Sollecitato da Alberto Fiz, ho contribuito al libro Collezionisti e valore dell’arte in Italia 2022, prodotto da Intesa San Paolo in collaborazione con Skira, con un breve saggio su collezionismo e arte digitale. Di prossima uscita, il volume è stato presentato oggi con un video in streaming presentato da Luca Beatrice, che ospita anche (dal minuto 35.30) una breve conversazione tra me e Alberto sul tema degli NFT. Non sono mai fiero delle mie performance verbali, ma lo splendido sfondo delle Gallerie d’Italia e il logo dell’Ansa valgono ben una condivisione.
Un breve testo sugli NFT che mi sono divertito a scrivere per un altro Domenico. Lunghezza, contesto e compagnia sollecitavano una forma – manifesto, non mi sono fatto pregare. Pubblicato in AAVV, Disordinary Beauty. The Torn Sense of Beauty, catalogo della mostra, Biffi Arte – Fuori Visioni, Piacenza 2021, pp. 29 – 30.
L’introduzione degli NFT ha portato il mercato dell’arte nata digitale a un salto di scala. Quello che ieri veniva considerato un mercato di nicchia, per collezionisti raffinati e coraggiosi, oggi ha un volume che supera il miliardo di dollari; opere che ieri venivano considerate invendibili sono oggi trattate come beni di investimento. Oggi, un file .jpg è la terza opera d’artista vivente più pagata al mondo, dopo un quadro e una scultura. Che esista un prima e un dopo Beeple non è una vanteria, è un dato di fatto.
Ma quelli economici non sono gli unici equilibri ad essere stati scombussolati. Creatori fino a ieri sconosciuti al mondo dell’arte fanno scomparire artisti con una lunga storia, una solida reputazione critica e un inattaccabile pedigree istituzionale. Il mondo dell’arte contemporanea boccheggia, e arranca per stare al passo. Attorno agli NFT si è costituito un altro mondo dell’arte, con tre attori principali: i creatori, le piattaforme, i collezionisti. Se le seconde assorbono, all’occasione, una porzione della funzione curatoriale (selezionando gli artisti, categorizzando le opere) sono i collezionisti i veri curatori di questo spazio. Sono loro, con i loro portafogli che grondano cripto, che decidono chi sale in cima alla piramide e chi è destinato a consolidarne la base, comprando criptovaluta e pagando gas fee. Se guardiamo alle opere dei 100 artisti più quotati, vediamo i loro collezionisti: il loro background culturale, i loro gusti estetici, la loro agenda politica, le loro passioni, la loro voglia di cambiare il mondo, la loro ignoranza in fatto di arte.
Non deridiamo l’ignoranza: è uno straordinario fattore di cambiamento e di innovazione. Sull’eccesso di conoscenza, sull’adesione incondizionata a un codice si costruisce un’Accademia, non un’Avanguardia. In fondo, è l’ignoranza che ha generato Beeple: l’ignoranza e l’economia, il desiderio di rendere visibile al mondo, attraverso un’immagine, come criptovalute e blockchain lo abbiano cambiato nei 13 anni della loro esistenza, e come potrebbero cambiarlo in futuro.
L’ignoranza non mi preoccupa, l’economia sì. Gli NFT sono il prodotto di un mondo dove, per ora, conti solo per quello che hai nel portafogli (trasparente, pubblico, accessibile a tutti). Qualsiasi cosa tu voglia dire, è il tuo wallet che ti da la voce per dirlo. Qualsiasi cosa tu voglia fare, implica una transazione. Accedi col wallet. Firma col wallet. Vota col wallet. Minta col wallet. Compra col wallet.
Gli NFT sono molto giovani. La loro rivoluzione è ancora pura, grezza, immatura. Il futuro dell’arte su blockchain dipenderà, in gran parte, da quanto questo mondo dell’arte resterà uguale a se stesso e da quanto si rivelerà in grado di cambiare, di ibridarsi, di attenersi o di rinunciare alle proprie istanze native.